San Nicola è stato, tra III e IV sec., il vescovo di una città dell’Asia Minore, Myra, che oggi esiste solo sotto forma di ruderi sparsi nel sud-ovest della Turchia. Quasi 750 anni dopo la sua dipartita, 62 marinai baresi si finsero pellegrini in preghiera, visitarono il luogo dove erano custoditi i suoi resti, e nel momento più propizio sfondarono tutto e ripartirono con le sacre reliquie alla volta di Bari. Ancora oggi a Bari si custodiscono le sue ossa, non proprio tutte ma quasi, e un fracco di gente ogni anno viene ad adorarle, anche da paesi piuttosto lontani abitati da popolazioni aliene. Per capire qualcosa di più sulla sua storia, abbiamo deciso di intervistare il nostro amato santo patrono, che – sorpresona! – ha totalmente perso la sua cadenza d’origine e adesso si esprime in barivecchiano!

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